di Vincenzo Rizzi
L'anima dell'intera attività, tuttavia, è la signora
Rosalba De Carlo, (egreggiamente coadiuvata dal marito e dalla figlia) è
tanto amabile nei modi quanto esperta ai fornelli. Non a caso è stata
segnalata con lode da diverse pubblicazioni specializzate, nazionali ed internazionali.
Grazie a lei il pranzo si trasforma in un affascinante percorso culinario
a ritroso nel tempo, che mira a conquistare ogni tipo di clientela, dal gourmet
locale al turista straniero. Di qui forse la divertente idea di scrivere il
menu in due lingue, il dialetto e l'inglese, senza passare attraverso l'italiano.
Si può cominciare per esempio, dalla focaccia di patate ripiena, dai
peperoni in agrodolce, dalla soave leggerezza della minestra di carciofi e
cicorie, dalla squisita sagna " 'ncannulata" al ragù; oppure
dalle Orecchiette di Santo Oronzo (al forno, con pomodoro fresco, melanzane,
basilico, cacioricotta e mozzarella).
In alternativa? Autentiche rarità: due piatti unici "poveri"
che esprimono pienamente l'identità della tradizione contadina. Si
tratta della pasta spezzata con patate e polpette e dei " Bbinchiamariti"
(riempimariti): grosse frittate tagliate a striscioline ed immerse in un sughetto
leggero. Spiccano, tra i secondi, i deliziosi carciofi "incappucciati",
i classici pezzetti di cavallo al sugo, dal sapore intenso e persistente;
nonchè gli immancabili torcinielli. Per chiudere crostate con marmellata
di frutta preparate dalla signora Rosalba. Discreta cantina, non solo regionale.
Gradevole il vino della casa.